In nessun posto come ad Ischia e a Capri si possono trovare così felicemente congiunte tante risorse. Entrambe sono famose in tutto il mondo per la massima concentrazione di complessi termali, una pratica già nota in epoca antica sia ai greci che ai romani. Caduto in disuso e quasi dimenticato nel medioevo, il termalismo cominciò ad essere rivalutato nel XVI secolo. È stato solo dalla fine del XIX secolo che la pratica termale si è affermata, in un primo momento come stile di vita delle classi agiate, poi, quando la scienza ne ha riconosciuto i valori terapeutici, è divenuta una pratica medica a tutti gli effetti. Sin dai tempi più antichi anche gli uomini hanno mostrato un’attenzione alla cura del corpo che a volte supera di gran lunga quella delle donne. Per questo motivo per chi vuole trascorrere una vacanza in piena tranquillità, dovranno essere consigliati i numerosi centri termali che pullulano sul territorio. Per i giovani “Narcisi”, quindi, sarà una vacanza su misura per essere preparati dopo una giornata di vero relax, ad una notte in uno di tanti locali isolani, mentre per i più anziani e/o per quanti necessitino di particolari cure, il periodo di intervento terapeutico si trasformerà in un’indimenticabile vacanza e i bagni in piscina, la talassoterapia e l’elioterapia, non saranno altro che il risvolto utile di un piacevole svago.
Quella da offrire è una vacanza che coniuga relax, benessere e cura. Una delle ragioni principali di questo va ricercata nella bellezza del panorama, nell’essenza stessa del territorio che aiuta a dimenticare il mondo esterno, nella presenza di ogni attrezzatura ricreativa possibile, dai cinema ai campi da tennis, dai dancing ai saloni per congressi, dalle biblioteche ai minigolf. Fra i vari centri termali dell’isola di Ischia imperdibili per i più esigenti sono: il complesso dei Giardini di Poseidon, a Forio d’Ischia e il Negombo, a Lacco Ameno. Il centro Poseidon, oltre ad offrire cure termali, da l’opportunità di effettuare fisioterapia, massoterapia, cure estetiche, nonché di usufruire di una spiaggia con originali ombrelloni e sdraio prendisole. Il Negombo fu creato nel 1946 dal duca Luigi Silvestre Camerini che creò un giardino botanico sfruttando le condizioni climatiche adatte tanto alla macchia mediterranea quanto alle piante tropicali. Attualmente conta 12 piscine con acqua di mare e acqua termale. Particolarmente adatto al mondo giovanile soprattutto perché oltre alla bella vita di mare sulla spiaggia, offre anche uno dei luoghi più vivaci delle notti ischitane.
Capri offre una vacanza d’elite durante la quale ritemprarsi nei numerosi beauty center. Da menzionare è il Grande Hotel Quisisana, che offre a tutti i suoi ospiti un’atmosfera di esclusiva eleganza e di grande tradizione alberghiera. I venti, venticinque giorni di soggiorno consigliati per avere risultati apprezzabili, potranno essere allietati da itinerari che consentiranno, ai più intraprendenti, di visitare il territorio sotto tutti i suoi molteplici aspetti, mentre a quanti vogliano solo effettuare un soggiorno “salutare”, sarà piacevole seguire l’itinerario naturalistico che consentirà di apprezzare le bellezze ambientali del luogo e di respirare al tempo stesso la sua aria salubre.
Per i Bambini
Anche per i più piccoli il territorio isolano offre svariate possibilità. Particolarmente adatta è una visita al Museo del Mare di Ischia che, più di altri luoghi, riesce a spiegare la natura marinara dell’isola e della sua civiltà legata al mare. Le attrezzature nautiche presenti nel museo, risalenti per la maggior parte agli inizi del XX secolo, attireranno sicuramente l’attenzione dei bambini che rimarranno affascinati da strumenti quali l’inclinometro, il solcometro e il fanale di via. Inoltre, grazie ai modellini presenti nelle sale espositive, sarà possibile osservare da vicino le imbarcazioni di epoche passate che consentiranno, tra le altre cose, di capire i vari cambiamenti strutturali avuti nel corso degli anni. E poi si toccheranno con mano antichi utensili per la pesca, nasse di canne, retini e cesti, ed una tuta da palombaro, vero emblema della secolare “sfida” dell’uomo con il mare, per scoprirne tutti i segreti.
Infine, interessante per gli appassionati di collezionismo, sono i francobolli che hanno come soggetto il mare o gli elementi ad esso legati. Sempre per i più piccoli tra le varie attrattive offerte dall’isola di Capri, appropriata è una visita alla famosa Capri in miniatura, un percorso che consente di conoscere gli avvenimenti storici, ambientali e di costume dell’isola. L’opera è realizzata in pietra scolpita a mano ed è arricchita da una vegetazione nana e da numerose miniature in ceramica. Al termine del percorso, che può essere effettuato con l’ausilio di guide interne alla struttura, è possibile visitare il laboratorio di ceramica artigianale della Galleria dell’Arte, dove abili artigiani locali lavorano la creta o dipingono oggetti tipici capresi. Questo consentirà ai bambini di apprezzare il lavoro manuale facendogli scoprire le difficoltà, la maestria e l’attenzione necessaria alla realizzazione di un’opera, tutti elementi che concorreranno a giustificare ulteriormente il rispetto per un’opera d’arte. Ai bambini, inoltre, basterà guardarsi intorno per scoprire la storia e i costumi capresi racchiusi in undici vetrine disposte ai lati della scultura.
Itinerario giovani
Per i giovani si propone un itinerario “alternativo” che sicuramente attrarrà anche adulti e bambini: un giro per i luoghi del cinema di Procida, quei luoghi, cioè, che hanno fatto dell’isola “un set a cielo aperto” per il cinema italiano ed internazionale.
Risale al 1954 la prima apparizione di Procida come scenografia di un film: Graziella, tratto dall’omonimo romanzo di Alphonse De Lamartine, con la regia di Giorgio Bianchi. Tanti potrebbero essere gli itinerari da seguire, ma sicuramente attrarrà un itinerario circoscritto a film risalenti agli ultimi dieci anni.
Girato nel 1994 tra Procida e le isole di Salina e di Pantelleria è Il Postino del grande Massimo Troisi (Regia: Massimo Troisi, Michael Radford Vincitore del premio Oscar come Migliore Colonna Sonora (musicista Luis Bacalov) ed a Troisi la nomination come migliore attore.), un film tratto dal libro “II Postino di Neruda” di Antonio Skàrmeta, ambientato negli anni ’50. In trenta giorni fu preparata la scenografia che, per quanto riguarda Procida, toccò la Marina Corricella e la spiaggia Pozzo Vecchio.
La Marina Corricella è un borgo di pescatori sviluppato attorno alla seicentesca chiesa di Santa Maria delle Grazie e forse la parte più pittoresca e caratteristica dell’isola. Offre uno spettacolo unico camminando tra le sue stradine chiuse al traffico, guardando i pescatori che filano le reti e sentendo il profumo del mare, una scenografia che non poteva non richiamare l’attenzione di Massimo Troisi per quello che, purtroppo, sarebbe stato il suo ultimo film. Ed in fondo, percorrendo le stradine strette di questo borgo o i viottoli che dalla campagna portano al mare, è proprio come vivere in quel film. Dopo aver passeggiato e riconosciuto i luoghi delle scene del film, si potrà sostare al famoso “Bar Graziella” dove, tra un gelato o una piadina, si potranno ammirare numerose foto dei vip che hanno fatto tappa in questo locale ricavato da un’antica grotta di pescatori.
Sull’altra parte dell’isola si trova la spiaggia di Pozzo vecchio, altro sfondo del film, che si contraddistingue per la sabbia granulosa e per la possibilità di fare lunghe nuotate essendo rinchiusa in una baia.
I giovani turisti gradiranno sicuramente un tuffo in questo lido ove è presente anche uno stabilimento balneare ed un bar.
Dall’agosto 1998 al dicembre 1999 Procida è stata la volta del film tratto dal romanzo Deep Water di Patricia Highsmith, Il talento di Mr. Ripley, girato a Piazza Marina Grande, via Principe Umberto, lungo il tratto di strada tra la Chiesa di S. Leonardo e la Chiesa di S. Maria della Pietà, Piazza dei Martiri, salita via S. Rocco. La prima tappa, Piazza Marina Grande, si offre alla vista di quanti arrivano a Procida essendo l’approdo di traghetti ed aliscafi. Proseguendo lungo il percorso, che ha visto a lavoro una troupe di oltre 150 persone, si incontrano le due chiese di San Leonardo e di Santa Maria della Pietà che, per i giovani appassionati d’arte, offre interessanti spunti per gli studi del XVII e XVIII secolo. Si prosegue, quindi, verso piazza dei Martiri che, oltre ad essere stata scenografia per il film americano, secoli addietro è stata palcoscenico di eventi ben più importanti. Essa fu teatro delle speranze e della repressione del 1799. Qui, infatti, i rivoluzionari isolani issarono l’albero della Libertà, con i colori rosso-giallo-blu.
La rivolta fu però presto soffocata nel sangue dai Borbone e dagli inglesi, che riconquistarono l’isola prima di Napoli.
Seguendo un ordine cronologico, altro film girato “sull’isola di Arturo” è il drammatico Tornando a casa (altri luoghi delle riprese sono stati: Monte di Procida, Pozzuoli, Castella (Baia), 4 settimane di riprese a mare), con la regia di Vincenzo Marra, le cui riprese procidane si sono svolte dal settembre all’ottobre 2000. I luoghi toccati per le riprese sono stati il Bar Giorgio a Marina Grande, al porto, e la banchina antistante il cinema Procida Hall, quindi, non potrà mancare una tappa in questi due punti di incontro.
La banchina antistante il Procida Hall, la banchina del porto Marina Grande, spazio antistante gli uffici della Capitaneria di Porto e lo spiazzale d’ingresso del carcere nuovo, sono stati protagonisti del film con la regia di Stefano Vicario, Sottovento (riprese a Procida nel giugno 2000), girato, oltre che a Procida, anche a Ponza, Ischia e Roma.
Particolarmente interessanti per i set cinematografici, sono state le riprese per il film Francesca e Nunziata, riprese che oltre a Procida (dall’ottobre al dicembre del 2000), si sono svolte a Brescia, Napoli, Frascati.
Il film ha interessato l’Abbazia di S. Michele, Piazza degli Oleandri, Chiesa sconsacrata di S Giacomo, Spiaggia Corricella, Casa privata in via Pizzaco, Esterno Palazzo signorile in via V. Emanuele, case private in via Marcello Scotti, casini di caccia borbonici di Villa Lavina, via A. De Gasperi, esterno ex carcere.
Si consiglia di usufruire delle bellezze naturali offerte dalle isole che mettono a disposizione immersioni subacquee organizzate adatte ai subacquei di ogni livello, con partenza anche da Napoli. È anche possibile effettuare suggestive gite in barca, anche notturne, che consentono di ammirare le risorse marine di queste isole.
Per chi preferisce vivere il mare “in superficie”, si possono proporre corsi di vela, per i quali è consigliabile rivolgersi allo Yacht Club di Capri che ha ottenuto l’affiliazione alla Federazione Italiana Vela e la cui scuola vela si svolge sotto l’egida del Coni. Per iscriversi ai corsi, si può contattare la segreteria dello Yacht Club Capri o recarsi negli uffici del Consorzio Porto Turistico nella darsena di Marina Grande.