Un porto di mare: e il naufragar m’è dolce in questo mare

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Foto di Marcello Coppola
Il porto di Sorrento ad Ottobre
Foto di Marcello Coppola

Il porto non è solo un punto di arrivo e di partenza: è un crocevia dove si fondono le esperienze ed i desideri di chi vi si accosta.

Il porto di Sorrento è la metafora dell’apertura verso il mondo. E’ la “via di fuga” più immediata verso orizzonti più ampi, più luminosi, più promettenti.

Per entrare ed uscire da Sorrento vi sono due strade: la Statale che, passando per Vico Equense, porta al casello di Castellammare di Stabia e la Statale che, passando per Positano, dopo aver percorso l’intera Costiera Amalfitana, giunge a Salerno.

Vie alternative sono rappresentate dal treno della Circumvesuviana che giunge a Napoli in circa 50 minuti e l’aliscafo che impiega la metà del tempo: circa 25 minuti.

Dinanzi a questo panorama, tornano in mente i versi di Giacomo Leopardi, “[…] e il naufragar m’è dolce in questo mare”.