UN NUOVO MODELLO DI MUSEO PER LE ARTI APPLICATE
Lungo l’asse di via S. Nicola è sito il fabbricato che ospita il Museobottega della Tarsialignea. Trattasi di un Palazzo il cui impianto settecentesco denuncia i caratteri di un’architettura di provincia sviluppata su reminiscenze di strutture più importanti. Il Museobottega è una struttura polifunzionale mirata alla valorizzazione di quei comparti dell’artigianato artistico, che, oltre ad un passato da documentare, hanno ancora oggi una realtà produttiva da confermare nel tempo e da riqualificare nei contenuti. In questa struttura, la cura della catalogazione e dell’esposizione della produzione storica è il momento introduttivo ad un programma più vasto che non vuole più limitarsi alla sola custodia della memoria; si propone infatti di organizzare corsi di formazione e di sviluppare una produzione autonoma, utilizzando le tecniche ed i materiali che appartengono alla migliore tradizione del comparto stesso.
LA COLLEZIONE STORICA
E’ introdotta da un’esposizione di mobili e di oggetti vari dell’ottocento con i quali intende evidenziare gli aspetti tecnici e decorativi delle singole botteghe di intarsio che operarono all’epoca in Italia, premessa indispensabile per poter meglio cogliere i caratteri propri della tarsia sorrentina. La collezione di quadri, stampe e foto d’epoca consente di ricostruire il contesto ambientale che fece da contorno allo sviluppo della tarsia lignea a Sorrento. L’evoluzione nelle tecniche di lavorazione e nei materiali utilizzati, lo studio dei temi decorativi e dei dettagli progettuali che valorizzano il design dei mobili e degli oggetti intarsiati sorrentini offrono lo spunto per altrettante sezioni del Museobottega. Il percorso espositivo, dopo aver approfondito il contributo dato dalla locale Scuola d’Arte alla formazione delle varie generazioni di artigiani, si conclude con le opere dei maestri intarsiatori sorrentini dell’ottocento.
RICERCA E PRODUZIONE
Il Museobottega della Tarsialignea ha come finalità primaria di dare continuità alla storia della tarsia sorrentina con la progettazione e la commercializzazione di una produzione culturalmente rinnovata. Già da molti anni l’artigiano non è più la figura complessa che univa all’esercizio manuale l’invenzione progettuale, essenziale per la valorizzazione della sua opera. L’unico tentativo di frenare il processo di impoverimento, anche fisico, dei vari comparti dell’artigianato artistico è legato alla scelta di affiancare all’artigiano una persona colta che possa assisterlo nella fase più strettamente progettuale. La produzione della “Alessandro Fiorentino Collection” è il risultato concreto di questa collaborazione. Infatti, la tarsia, che è stata sempre sviluppata come veste decorativa autonoma rispetto al suo supporto, cerca in questa produzione un equilibrio nuovo con l’oggetto costruito in modo da fondersi in un’unica espressione di struttura formale.
IL MERCHANDISING
In un epoca in cui la computerizzazione ha invaso tutti i settori produttivi, le attività tradizionali sono state messe in discussione; alcune sono scomparse, molte hanno modificato i loro impianti produttivi, poche hanno resistito nel portare avanti antiche tecniche di lavorazione. La produzione intarsiata moderna, realizzata dalla “Alessandro Fiorentino Collection”, ha inteso confermare, in controtendenza, la manualità e l’uso delle tecniche più tradizionali della tarsia lignea. La collezione ha investito in due settori distinti: quello più tradizionale dell’oggettistica, finalizzato al merchandising museale, e quello dell’architettura degli interni. La collezione è stata presentata per la prima volta a New York nel 1988 presso l’International Design Center, in occasione della Convention dell’AIA. I progetti di Alessandro Fiorentino sono stati concretizzati con la collaborazione degli artigiani sorrentini e con il contributo progettuale dei suoi tre figli architetti, Luigi, Paolo e Fabio.