Il Presepe della Chiesa del Carmine

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Chiesa del Carmine di Sorrento

Dal 2001 la realizzazione dello scoglio presepiale è affidata a Gino Esposito che rende uniche le sue opere per l’esclusivo utilizzo del legno di castagno al posto del sughero.

In occasione delle festività natalizie del 2006, il priore del convento della Madonna del Carmine di Sorrento, Padre Giuseppe M. Russo, ha disposto la pubblicazione di un gradevole opuscolo per evidenziare tanto le attività liturgiche, quanto quelle che appartengono alla tradizione dei festeggiamenti di Natale.

In esso, tra l’altro, sono contenute alcune pagine riservate a quello che viene definito come il “Presepio di Mastro Gino”.

A questo lo stesso padre Giuseppe M. Russo, ha voluto dedicare la propria attenzione scrivendo:

“Con i primi giorni di novembre incomincia a prendere forma nel chiostro attiguo al Santuario il presepio del Carmine di Sorrento.

Mastro Gino inizia a sagomare le “sue montagne”, le valli, le grotte, le case e tutto lo scenario prende vita sotto le sue mani esperte. Già da tempo la struttura è chiara nella sua mente: ora si tratta solo di realizzarla. Noi frati e i membri del Comitato non sappiamo come verrà, siamo curiosi, diamo una sbirciatina, magari gli porgiamo qualche chiodo o qualche asse di legno quando raramente lo chiede, ma, null’altro. E’ comprensibile! L’artista è geloso della “creatura” che sta partorendo e noi non insistiamo.

Questo è già il quinto anno in cui Gino si cimenta nella costruzione del presepio, riscuotendo numerosi e lusinghieri consensi. Sfoglio qualche pagina dal libro dei visitatori che annotano impressioni ed emozioni:

Questo presepio è meraviglioso.
Solo voi napoletani sapete farlo così
(Antonio e compagni 2004)

Che dirti Gino? Forse sono tra quei pochi privilegiati che hanno potuto assistere alla gestazione di questo capolavoro di arte e devozione
(Giuseppe Alfano 2004)

Ogni anno rimango affascinato per quanto riuscite a Creare
(Michele 2005)

Complimenti! Un presepio semplice e bello come dovrebbe Essere la nostra vita
(Aniello e amici 2005)

Grazie per l’emozione che ci avete donato nel ricostruire così bene il mistero di Betlemme
(Elda e Elio 2005)

E noi siamo sicuri che anche questa volta saranno in tanti ad ammirare l’opera di mastro Gino e trascorrere qualche momento di “relax spirituale”.

Da parte nostra vogliamo entrare nella capanna di Betlemme sotto lo sguardo di Maria, silenziosa testimone della prodigiosa nascita. Ci aiuti Lei a vivere un Natale di pace e gioia profonda, un Natale foriero di speranza per un mondo migliore, augurio che estendo alle Autorità, ai responsabili delle pubbliche Istituzioni, al “Comitato Festa del Carmine”, al Terz’Ordine Carmelitano e a tutti i devoti della Madonna del Carmine.

Fin qui – come già evidenziato – le parole del Priore del Convento della Madonna del Carmine di Sorrento, Padre Giuseppe M. Russo, in occasione del natale 2006.

Ma chi è Mastro Gino?

Cameriere di professione, Gino Esposito, artefice del presepe della Chiesa del Carmine di Sorrento, coltiva la passione di realizzare scogli presepiali fin da piccolo.

Impegnato da solo nella realizzazione di uno scoglio che copre una superficie di circa 40 metri quadrati, si dedica alla realizzazione del presepe, in piena Piazza Tasso, dal 2001.

Diverse le particolarità che rendono unici i suoi lavori, tutti rigorosamente ispirati alla riproduzione di particolari di Sorrento.

Risulta sicuramente singolare, ad esempio, l’uso esclusivo del legno e non del sughero.

Mastro Gino, infatti, per costruire il suo presepe utilizza esclusivamente ceppi di castagno.

E non c’è opera che non sia innovativa rispetto a quella dell’anno precedente.

Nel 2002, ad esempio, Gino Esposito realizzò un presepe ribattezzato il “presepe dei ceppi”.

Nel 2005, invece, il suo lavoro si ispirò quasi esclusivamente alla antica Piazza del Castello (oggi Piazza Tasso), ma tutti i suoi lavori meriterebbero una attenta disamina e una accurata descrizione.

Allestito nel Chiostro adiacente alla Chiesa del Carmine, il presepe di Mastro Gino – che utilizza, tra l’altro, oltre 100 pastori di varie dimensioni – è sicuramente tra quelli che meritano di essere visitati ed apprezzati a Sorrento.

Fabrizio Guastafierro 2006

[Photo Credits]