Dai maccarune ‘ncasciate ai roccocò, viaggio alla scoperta delle tradizioni gastronomiche natalizie della costiera sorrentina
Ogni regione italiana ha propri usi e costumi. Ma dove risaltano maggiormente le diversità di cultura tra le varie latitudini è a tavola. Infatti, le ricette, dagli antipasti ai dolci, nella loro varietà danno la misura di quanto siano differenti le abitudini degli abitanti delle varie zone dell’italico stivale. Il momento in cui le differenze culinarie emergono maggiormente è durante le feste natalizie, quando a seconda che ci si sieda dinanzi ad una tavola imbandita a Trieste o Palermo, ma anche più semplicemente a Napoli o Salerno, si nota immediatamente come le tradizioni locali impongano cibi differenti. Così a Sorrento è possibile ritrovare nel menù delle feste pietanze che, in altre parti d’Italia, ma anche semplicemente in altre zone della Campania, sono pressoché sconosciute ai più. Volendo fare una breve carrellata dei piatti tipici natalizi della penisola sorrentina non è, ovviamente, possibile soffermarsi sulle singole ricette, ma si può quantomeno dare un’idea di quali siano le pecularietà della cucina propria di questo periodo dell’anno a Sorrento.
Si parte dagli antipasti, rigorosamente a base di formaggi locali: trecce (formaggio fresco intrecciato), provolone del monaco (formaggio semipiccante di Vico Equense). La vera varietà arriva poi con i primi piatti. Si può scegliere tra “maccarune ‘ncasciate” (pasta al forno particolarmente ricca di ingredienti), spaghetti con le vongole rigorosamente delle acque del golfo di Napoli, vermicelli (pasta tipica simile agli spaghetti, ma più consistente) ai frutti di mare, vermicelli alle acciughe. Tra i primi ed i secondi piatti, in genere, si usa servire qualche pietanza che spezzi i sapori e gli odori. Tra queste ci sono i broccoli di rapa strascicati in padella, l’insalata di rinforzo a base di forti essenze, la pizza di scarole imbottite o le scarole ripiene. Quando si arriva al secondo, sempre che si abbia la forza di continuare, si può scegliere tra il baccalà alla napoletana, il cappone ripieno od il tacchino ripieno. Per chiudere in bellezza non resta che lanciarsi sui dolci natalizi tipici della Terra delle Sirene: cassata napoletana, mustacciuoli (dolci a sfoglia dura al cioccolato), roccocò (dolci duri con le mandorle tostate), sapienza (dolci con nocciole e cedro a forma di “esse”), gli struffoli (dolcetti della misura delle ciliegie ricoperti di miele), o le classiche zeppole ricoperte di miele. Dopo questa abbuffata non resta altro che sorseggiare un bicchierino di limoncello, ovviamente prodotto esclusivamente con distillato di limoni di Sorrento. Se tutto ciò vi ha messo l’acquolina in bocca, non rimane altro che augurarvi buon appetito.
Massimiliano D’Esposito