Parco Nazionale del Vesuvio

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Nella zona vesuviana non può mancare un itinerario naturalistico all’incantevole Parco Nazionale del Vesuvio che con i suoi 10.000 mq si pone certamente come uno dei più ricchi per storia e cultura. Grazie alla sua istituzione è ora più agevole la valorizzazione del territorio circostante, dei suoi prodotti e delle sue tradizioni. Propone una serie di percorsi che soddisfano i target più diversi a seconda dalla durata, della difficoltà, dell’età e degli interessi. Il Parco è attrezzato con una segnaletica che consente di percorrere tali itinerari senza difficoltà per apprezzare al meglio la bellezza, l’amenità e tutte le altre caratteristiche del posto. Si tratta di un totale di 15 itinerari dei quali 9 già messi in sicurezza e allestiti.

Alcuni di essi presentano un alto grado di difficoltà e, quindi, sono da consigliare soprattutto alle persone più intraprendenti: La Valle dell’Inferno (Partenza da Ottaviano), che consente di vivere l’imponenza del vulcano osservando dal basso sia il Monte Somma che il Vesuvio, Lungo i Cognoli (Partenza da Ottaviano), che offrirà ai turisti la scoperta di luoghi molto suggestivi quali la formazione di lava cosiddetta “a corda” del Vesuvio, incisa da una profonda crepa in cui alloggiano numerose specie di felce. Altro itinerario è quello che conduce sin sulla vetta Monte Somma (Partenza da Ercolano), La strada del Matrone (Partenza da Trecase), che prende questo nome dai fratelli che si occuparono della realizzazione del sentiero.

Si tratta del sentiero più panoramico del Parco con l’ascesa al Gran Cono del Vesuvio.

Meno impegnativi sono invece: La Riserva del Tirone (Partenza da Ercolano) che, lungo sentieri pianeggianti, in cui si alternano tratti chiusi e ombreggiati nel bosco a tratti aperti e in macchia, entrambi dominati dalla veduta del Vesuvio, conduce proprio alla Riserva Forestale Tirone Alto Vesuvio, istituita nel 1972 e posta a salvaguardia della cinta craterica del Vesuvio, il Vallone della Profica (Partenza da San Giuseppe Vesuviano), con il suo paesaggio tipicamente agricolo. È possibile ammirare il versante orientale del Monte Somma con i Cognoli di Ottaviano e di Levante e più dietro il versante orientale del Vesuvio. Molto interessante perché si presta per l’osservazione diretta dei prodotti della terra vesuviana tra cui i famosi pomodorini, che saranno raggruppati nel “piennolo”, ed alberi da frutto tra cui il fico, il pesco, il ciliegio e il pruno.

Altro sentiero che presenta una bassa difficoltà è il trenino a Cremagliera (Partenza da San Sebastiano al Vesuvio) durante il cui percorso sarà possibile osservare, tra l’altro, l’impressionante colata lavica del 1872 e del fiume di lava del 1944 che è qui nel suo tratto terminale ed assume il caratteristico aspetto di prateria grigia per la colonizzazione dello Stereocaulon vesuvianum. Ultimo sentiero facilmente percorribile è il fiume di lava (Partenza da Ercolano), percorso che dovrà essere attraversato in fila indiana ma che consente di passeggiare attraverso un bosco misto con essenze quali il castagno, il nocciolo, il carpino nero e la roverella nel cui sottobosco si trovano alcuni esemplari di biancospino, di edera e di felce aquilina. Difficoltà media presenta il sentiero del Gran Cono (Partenza da Ercolano), raggiungibile percorrendo una serie di tornanti particolarmente panoramici.

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